Automobilismo e impegno sociale. Con Lancia è un binomio possibile. Non è passato inosservato il sostegno della Lancia all’ultimo summit dei premi Nobel per la pace che si è tenuto nei giorni scorsi a Parigi. Una mission principale: esprimere solidarietà a Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la pace 1991 che fin da giovanissima (è nata nel 1945) si è fatta notare per la strenua battaglia non violenta contro la dittatura nel suo paese: la Birmania.
Da 13 anni Aung San Suu Kyi è costretta agli arresti domiciliari e a Parigi, al nono summit presieduto da Walter Veltroni e Mikhail Gorbaciov, si è chiesta con forza e convinzione la sua scarcerazione.
Dal sito della Lancia si può accedere a una sezione in cui si può spedire il proprio messaggio di pace. Per cercare di costruire un better world, un mondo migliore. Fa piacere che sia proprio una marca italiana a scendere in campo per una campagna del genere. Onore alla Lancia.
Parma, città medaglia d’oro della Resistenza, ha concesso la cittadinanza onoraria ad Aung sun suu kyi, grazie anche all’interessamento del consigliere comunale Marco Ablondi, pertanto sono orgogliosa che, ancora una volta la mia città si sia impegnata per il trionfo dei valori di libertà e giustizia e grazie anche alla Lancia che ha saputo coniugare l’interesse del denaro con l’impegno sociale.